mercoledì 17 febbraio 2010

Anticipo stipendi aziende in crisi

Volantino sciopero generale del 12 marzo 2010

Un’impresa meccanica su tre pensa a nuovi licenziamenti

Circa il 30 per cento delle imprese metalmeccaniche pensa di dover ricorrere a nuovi licenziamenti nei prossimi mesi, solo il 4 per cento pensa al contrario di incrementare l’occupazione. L’emorragia di posti di lavoro nel settore proseguirà ancora nella prima metà dell’anno, per poi invertire la tendenza a fine 2010. È quanto emerge in sintesi dalla tradizionale indagine sull’industria metalmeccanica italiana condotta da Federmeccanica e presentata oggi (16 febbraio). Il resoconto di un 2009 vissuto in piena recessione non poteva che essere negativo: la produzione è infatti diminuita del 27,1 per cento rispetto all’anno precedente, anche peggio dell’Europa che in media ha perduto il 22 per cento. L’associazione degli imprenditori sottolinea che l’anno scorso il settore ha chiesto all’Inps 480 milioni di ore di cassa integrazione, il che significa un incremento del 480 per cento rispetto al 2008. Negli ultimi mesi dell’anno, poi, si sono registrati valori di poco superiori ai 50 milioni di ore (corrispondenti a oltre 300mila lavoratori) scese leggermente (46 milioni) a gennaio. A pesare sui livelli di produzione è stato soprattutto il crollo verticale delle esportazioni (-23,8 per cento), specie verso i paesi dell’Unione (-28,9).

RIPRESA LENTA. 
“Dalla primavera del 2008 a oggi il settore ha perso il 35 per cento della produzione”, spiega il direttore generale Roberto Santarelli, mentre il vicepresidente dell’associazione, Luciano Miotto, si sofferma sugli scenari a breve termine: “Nel quarto trimestre - ha sottolineato - c’è qualche modestissimo segnale di miglioramento, il fondo della crisi l’abbiamo raggiunto e stiamo risalendo, ma la ripresa è lenta”. La recessione intanto si riflette anche sui livelli occupazionali con un calo a novembre rispetto allo stesso mese del 2008 del 3,7 per cento. Per il 2010, ha precisato Miotto “l’aspettativa è che la produzione riprenda, ma questo non ha un effetto immediato sull’occupazione e la situazione occupazionale continuerà a peggiorare nel primo e nel secondo trimestre. Dovremmo avere un’inversione di tendenza, tanto che a fine anno dovremo avere un numero positivo ma a monte ci deve essere un aumento della produzione”.

CONSUMATORI: ENNESIMA BATOSTA. “Dopo i dati drammatici di ieri sulle esportazioni con un calo di oltre il 20 per cento, oggi giunge l’ennesima batosta da Federmeccanica”. Lo affermano in una nota congiunta il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, ed il suo omologo dell’Adusbef, Elio Lannutti, sottolineando “la lunghissima serie di dati che delineano una situazione drammatica”. Le due associazioni chiedono risposte concrete al governo: “È ora di agire a sostegno delle famiglie, rilanciando la domanda di mercato attraverso la detassazione per il reddito fisso da lavoro e da pensione, per almeno 1.200 euro annui e attuando un blocco delle tariffe per il 2010”.





da Rassegna.it