sabato 13 marzo 2010

Sciopero Generale CGIL, un milione di lavoratori in piazza - "oggi grande pagina per il futuro del Paese"


12/03/2010
Un milione di lavoratori ha invaso le piazze del 
nostro paese. Sono questi i numeri di una 
grande giornata di partecipazione di cui sono 
stati protagonisti le tante donne e i tanti uomini
che stanno pagando il prezzo più alto della crisi 
economica. Quello di oggi è stato uno 
sciopero generale indetto dalla CGIL su tre 
parole d'ordine 'Lavoro, Fisco e Cittadinanza',
processo del lavoro, che, secondo il sindacato 
di Corso d'Italia, privano i lavoratori del 
diritto di rivolgersi al giudice, ed essere tutelati 
dalla legge, in caso di controversia con datore di lavoro.

Il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, intervenendo
da Padova, durante un corteo con più di 40mila persone, non 
usa mezzi termini, "questo è un paese che è alle pezze. I lavoratori 
stanno male, la disoccupazione aumenta, soprattutto nelle 
aree più industrializzate. Il governo non fa nulla. Il fisco lo 
pagano solo i lavoratori e i pensionati", per poi puntare il dito 
proprio sulla riforma del processo del lavoro accusando il 
governo di “abbassare i diritti attraverso anche una specie di 
arbitrato che costringe il lavoratore a rinunciare al giudice 
del lavoro”, vicenda sulla quella ieri il sindacato ha deciso di 
non firmare un avviso comune, proposto durante un incontro al 
Ministero del Lavoro convocato su altri temi.“Tutto questo non 
è possibile” aggiunge Epifani “nel momento in cui il paese sta 
sprofondando”. 

Parlando dal palco, alla fine del corteo, il Segretario Generale 
della CGIL, ha ribadito la necessità di una riforma fiscale, ma 
con precise caratteristiche: “facciamola questa riforma fiscale 
che però deve avere un cuore: meno tasse sul lavoro, meno 
tasse sugli investimenti, meno tasse sulle imprese che creano 
occupazione e meno tasse sulle pensioni". ''La risalita è lenta
 - ha aggiunto Epifani - e quello che rimprovero al Governo è 
di non fare ciò che è necessario per dare una mano agli i
nvestimenti ed all'occupazione''. Il Segretario della CGIL ha quindi 
ricordato il problema dei lavoratori immigrati, per i quali è necessario
 costruire politiche di accoglienza e percorsi di lotta alle nuove 
schiavitù, oltre alla sospensione della Bossi-Fini, all'abolizione 
del reato di clandestinità, al riconoscimento della cittadinanza alla 
nascita nel nostro Paese e l'equiparazione del reato di caporalato a 
quello di tratta sugli esseri umani. Secondo Epifani con questa 
crisi un lavoratore straniero ''che viene messo fuori dal mondo del 
lavoro è costretto a tornare a casa perché non ha il tempo 
necessario per trovar un altro lavoro''

La giornata di oggi è stata caratterizzata anche dalla presenza, 
negli oltre i cento cortei ed iniziative della CGIL, di molti giovani
e studenti, 200mila secondo le associazioni Rete degli studenti 
Medi, Unione degli Studenti, Link coordinamento universitario e 
Unione degli universitari, che hanno aderito allo Sciopero 
Generale chiedendo a gran voce al governo la 
sospensione dei provvedimenti e dei tagli che penalizzano
 l'istruzione pubblica ed il diritto allo studio.

Dalla Calabria è giunta anche la notizia che la manifestazione 
nazionale per il primo maggio di CGIL, CISL e UIL si svolgerà 
Rosarno. Un'iniziativa che sarà incentrata, oltre che sui tradizionali
 temi del lavoro e dello sviluppo economico, anche su 
integrazione e accoglienza, alla luce degli episodi di violenza, 
ai danni di immigrati, accaduti lo scorso gennaio.

Manifestazione CGIL a Genova del 12 marzo 2010