venerdì 5 marzo 2010

Massimo Rossi: mobilitazione forte e unitaria contro l’attacco all’art. 18


"E' una nuova gravissima conferma che il mercato del lavoro sta ormai diventando una specie di giungla". Massimo Rossi commenta così l'approvazione da parte del Senato della cosiddetta norma sull'arbitrato, cioè il disegno di legge 1167 B, proprio alla vigilia della giornata che lo porterà, a Fabriano e ad Ancona, nei luoghi tra i più simbolici del settore industriale marchigiano .

"Ciò che non si era riusciti a far passare otto anni fa grazie alla straordinaria manifestazione che il 23 marzo del 2002 portò a Roma tre milioni di persone, il governo lo fa oggi - afferma Rossi - con una manovra furbesca che aggira l'articolo 18, e colpisce ancora una volta i diritti dei lavoratori, e precarizza ulteriormente il lavoro".

Ma di cosa si tratta? In sostanza in sede di stipula e di certificazione del contratto di lavoro potrà essere inserita una clausola dove si afferma che in caso di controversie esse non si risolveranno davanti ad un giudice nel rispetto dei più elementari principi di equità. Dunque il datore di lavoro potrà imporre al nuovo assunto il ricatto dell'arbitrato. Per chi ha già un contratto a tempo indeterminato il dettato di legge prevede che potrà essere introdotto tramite accordo tra le parti.

"Proprio in una fase - prosegue Rossi - dove è necessaria la tutela di chi lavora vista la gravissima crisi di sistema che sta colpendo i paesi industriali, si mette mano ad un provvedimento da macelleria sociale che fa scempio dello Statuto dei diritti dei lavoratori. Mi auguro - conclude il Candidato Presidente - che le forze sindacali, il movimento dei lavoratori e chi ha a cuore la democrazia mettano in campo una mobilitazione forte e unitaria".

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